Psicopedagogia scolastica e dell'apprendimento
La scuola, dopo la famiglia, è la seconda agenzia educativa; è un ambiente che produce stress, dove il ragazzo trascorre buona parte della giornata ed ha modo di relazionarsi, confrontarsi, misurarsi con i coetanei e gli adulti.
L’ambiente scolastico costituisce un banco di prova dove poter imparare a convivere con regole, a districarsi tra innumerevoli prove e ad accogliere giudizi. È anche un luogo di confronto-scontro tra il mondo adolescenziale rappresentato dagli studenti e quello adulto degli insegnanti. Proprio in relazione al giudizio degli insegnanti si possono considerare due fonti principali di stress: da un lato, il rischio o l’esperienza di insuccesso scolastico che si aggrava in concomitanza di un esistente conflitto tra i genitori e si intensifica se la ragione del conflitto riguarda proprio il rendimento scolastico e il piano educativo. Dall’altro va considerato il fatto che gli studenti hanno poco potere e autorità a scuola rispetto agli insegnanti. E per poter imparare ad assumersi le proprie responsabilità come fanno gli adulti, gli adolescenti hanno bisogno di sperimentare percorsi personali, per esempio di studio, di orari.
La consulenza psico-educativa in ambito scolastico prevede di attuare percorsi volti alla risoluzione di problematiche specifiche, legate all'apprendimento o alle modalità di vivere l'ambiente scolastico. L’intervento educativo ha lo scopo di affrontare e risolvere le problematiche che derivano, ad esempio, da:
disturbi specifici dell’apprendimento quali dislessia, disortografia e discalculia;
potenziamento scolastico;
rinforzo della propria autostima;
potenziamento capacità espressive, creative, comunicative e relazionali;
disturbo dell'attenzione con o senza iperattività;
rifiuto e fobia scolastica;
mancanza di motivazione dovute a difficoltà di orientamento al futuro;
carenze nel metodo di studio e nell’organizzazione didattica;
disagi relazionali all’interno del contesto classe;
difficoltà relazionali con i docenti;
difficoltà legate alle procedure nell’affrontare i compiti;
sviluppo ed affinamento motricità fine e globale;
supporto, elaborazione progetti educativi disabilità infantili.
tutti questi casi, e in molti altri, l’intervento educativo professionale consente di affrontare con un metodo pratico le problematiche in corso evitando al contempo i rischi di un deterioramento della condizione scolastica che potrebbero causare l’abbandono scolastico e la dispersione.